I monaci certosini della Certosa di Trisulti

Monaci certosini

I monaci certosini di Trisulti

Quando nelle vesti della guida turistica di Trisulti  accompagno i gruppi alla Certosa, mi rendo conto che spesso le persone pensano a questi religiosi semplicemente come dei monaci tutti uguali. Invece la cosa è molto più complicata.

Essere Padre tra i monaci certosini di Trisulti

Essere Padre vuol dire diventare monaco del chiostro e quindi vivere la solitudine nel modo più estremo. Vero e proprio eremita a servizio di Dio che vive in una comunità monastica, colui che si prepara a diventare Padre, seguirà come un fratello le tappe della vita che vengono riassunte nelle seguenti: postulante, novizio, vestizione definitiva ed ordinazione sacerdotale.

Il noviziato dei monaci certosini

Il noviziato inizia dopo che la comunità a votato a favore dell’entrata del nuovo aspirante, esso riceve l’abito ed è ammesso nella comunità. La comunità lo conduce in processione al suo eremitaggio dove il Priore lo affida al Padre dei novizi. Comincia cosi il noviziato, un tempo di prova lungo 2aa, in cui sia il novizio che la comunità si riservano il diritto in ogni momento di mettere fine al periodo di prova, se appare evidente che il novizio non è adatto a questa vita solitaria.

Il percorso dei monaci certosini di Trisulti


Per la prima professione, seguita ad un voto deliberativo della comunità, il novizio si impegna per 3 anni a pronunciare i voti monastici.Depone la cappa nera che portava fino a quel giorno e riceve la grande cocolla bianca e diviene membro dell’Ordine. 

Questo suo primo periodo dura 3 anni, e se tutto va bene, la comunità emette di nuovo un voto deliberativo che permette di rinnovare i volti per altri 2anni. In questo momento il giovane lascia il periodo di noviziato, entra nel gruppo dei grandi professioni di fede e viene piano piano introdotto ad una solitudine piu grande.

la religiosità dei monaci certosini

Alla fine di questi ulteriori 2 anni, e dopo il quarto voto della comunità monastica a suo favore , il monaco pronuncia i suoi voti solenni e definitivi per tutta la vita.
Solo i Padri, i monaci solitari, sono destinati a servire Dio sull’altare e la loro ordinazione sacerdotale avviene generalmente due o tre anni dopo la loro professione solenne. La loro preparazione consiste in insegnamenti filosofiche teologici appropriati, simili a quelli impartiti in seminario, ma adattati alla vita solitaria con meno corsi da seguire.. Una volta ordinati sacerdote il Certosino esercita il suo ministero sacerdotale eucaristico, anche se non fa servizio parrocchiale o similare.

I monaci certosini davanti alla morte

Al termine di una vita di solito molto lunga, il monaco si prepara più intensamente alla morte, che resta per lui un mistero come per tutti gli altri., ma che lui finisce per desiderare più ardentemente degli altri, come ultimo tassello per unirsi a Dio. Il suo corpo viene messo su una semplice tavola e sepolto a terra, la stessa terra da cui è venuto, e dove ritorna, aspettando la resurrezione della carne, promessa da Dio alla fine del mondo.

Le attivitaà dei monaci della Certosa di Trisulti


In passato anche i monaci certosini erano copisti, ma a differenza degli altri non siedevano nello Scriptorium ma nel silenzio del proprio eremo. I fratelli preparavano le pelli, ma i padri le levigavano e scrivevano. Nei Certosini la presenza dei fratelli è sinonimo di completezza monastica. Sebbene le attività siano a loro carico, i fratelli sono innanzitutto monaci contemplativi come i Padri, ma hanno semplicemente deciso di rispondere in modo diverso alla loro vocazione , associando il lavoro manuale all’esercizio spirituale. Al termine delle tappe previste per diventare certosini i fratelli pronunceranno i voti semplici.