Visita del Belvedere di San Leucio🆕

Visita del Belvedere di San Leucio: cosa aspettarsi.

Il Sovrano Ferdinando IV decise di trasformare quella che era una semplice palazzina costruita nei secoli precedenti in una piccola residenza di campagna per la sua famiglia, e decise di costruire a brevissima distanza anche un setificio con il relativo villaggio operaio per coloro che vi lavoravano. Nacque così il Belvedere di San Leucio, con il suo splendido panorama sulla valle, le sue vigne tutto attorno ed il setificio operoso.

Visita del Belvedere di San Leucio: il percorso di visita

Attualmente il percorso di visita del complesso del Belvedere è composto dagli appartamenti delle Reali Maestà situati al primo piano e confinante con la fabbrica, e da ambienti della manifattura con i telai e le grandi macchine per la realizzazione dei fili. Le stanze sono tutte arredate con mobili ed arredi d’epoca.

Visita del Belvedere di San Leucio: il bagno di Maria Carolina

Tra i tanti ambienti che compongono il belvedere, colpisce la fantasia del visitatore il bagno di Maria Carolina. Essi si trova al secondo piano dell’edificio del Belvedere di San Leucio ed è una vera e propria «stanza con piscina» profonda vari metri. La sala si ispira alle antiche terme romane e fu realizzata trasformando gli ambienti di servizio collocati tra l’edificio principale e l’opificio, ma la sua posizione apparentemente ottimale ha creato nel corso degli anni molti problemi di umidità a questa parte del complesso. La stanza di vaste dimensioni ospita una vasca ovale in pietra di Mondragone, arricchita da decorazioni realizzate con la tecnica dell’encausto dal pittore tedesco Philipp Hackert.

Il bagno di Maria Carolina: i problemi di conservazione

Le figure allegoriche dipinte sullo fondo azzurro suddiviso in riquadri ricalcano lo stile pompeiano diffuso all’epoca. Tali dipinti, però, sono stati in parte intaccati dalla muffa dovuta alla vicinanza delle falde della collina adiacente, che ha lasciato varie tracce sulle pareti. Inoltre, la vasca è rimasta per molto tempo nascosta sotto un pavimento. Soltanto nel 1979, per un caso del tutto fortuito, alcuni giovani leuciani riuscirono a trovarla e a riportarla alla luce.

Sete di San Leucio

Tessuti di San Leucio