Visita di Gambatesa

Visita di Gambatesa: cosa aspettarsi

Il paese di Gambatesa é situato su un costone tufaceo in posizione dominante la sponda meridionale del lago artificiale di Occhito.Nel Medioevo appartenne ai Gambatesa e ai Monforte, che diedero poi luogo a un’unica casata il cui più influente membro fu Cola, signore di Campobasso nella seconda metà del sec. XV. Nello stesso periodo Gambatesa andò in feudo ai Di Capua, che con Andrea divennero nel 1495 duchi di Termoli e conti di Campobasso e di Montagano. Proprio Vincenzo Di Capua commissionó il fantastico ciclo di affreschi che oggi possiamo ammirare. Insoma la visita guidata del castello di Gambatesa é d’obbligo

Guida turistica di Gambatesa: il castello Di Capua

La visita del Castello Di Capua che domina il borgo permette di ripercorrere tutta la struttura medievale con viottoli, piazzette e portici del paese, poiché il castello di trova nel suo centro, sulla piazza principale, davanti alla Chiesa Madre. Questo castello che in passato doveva avere un aspetto molto temibile, con torrioni angolari ed alte merlature, fu trasformato in residenza signorile nel sec. XV con l’aggiunta di un bel portale, le finestre e la loggetta tutte dell’epoca rinascimentale.

Guida turistica di Gambatesa: gli affreschi del castello Di Capua.

Al suo interno il palazzo fu riccamente decorato con affreschi intorno al 1550 da D. Da Copertino, in stile manierista. Gli splendidi affreschi ispirato quasi certamente alle opere degli altri artisti europei che il pittore aveva conosciuto durante i suoi studi, ci fanno supporre che fosse stato allievo del Vasari durante il suo soggiorno a sto a e Napoli.Tra le tante splendide decorazioni allegoriche e mitologiche notare l’affresco della saletta delle Maschere, dove viene presentato uno scorcio di Roma molto particolare: la struttura della Basilica di San Pietro ancora in costruzione, e l’obelisco vaticano

Visita del castello di Gambatesa: la residenza dei Di Capua

Il castello si sviluppa su 4 piani, ma di sicuro il più suggestivo è quello nobile, proprio dopo l’entrata, poiché da questo punto partono le sale affrescate.

In realtà anche il piano superiore doveva essere affrescato, ma purtroppo le decorazioni sono andate quasi tutte perse. Il percorso di visita inizia nell’atrio, appena dopo il pozzo, dove cominciano i primi affreschi sulle Metamorfosi di Ovidio. Ma di sicuro una delle stanze più bella è quella del paesaggio o dell’incendio, dove appare un a bella rappresentazione di Ponte Milvio. Da non perdere la sala del camino, dove si ricorda come Giovanni di Capua salvó la vita di Re Ferdinando II D’Aragona nel 1495

Guida turistica di Gambatesa: la firma di Decumbertino.

la sala delle Maschere ci mostra Minerva con la sua celebre civetta, simbolo della sapienza. In questa sala però abbiamo una indicazione preziosissima sugli affreschi, assenso indicato il nome dell’autore Decumbertino, e la data in cui furono eseguiti il 1550. Altra sala da non perdere è quella detta della Virtú, dove vengono elencate tutte le virtù del padrone di casa Vincenzo di Capua, la carità, la fortezza, la prudenza, la giustizia, la pace e la fede. Naturalmente anche la Sala del Pergolato e quella del canneto meritano una visita attenta.

Visita guidata di Gambatesa: i consigli della guida

La visita di Gambatesa occupa circa 2 ore, tra una piacevole passeggiata nel borgo, e la visita del castell. Il biglietto d’ingresso per il castello di Gambatesa è di 3.00 intero, e 2.00 ridotto. Per le persone con difficoltà motoria c’é un ascensore che permette di salire ai vari piani, ma è meglio chiamare per avvertire della visita. Al terzo piano esistono le toilette. All’ultimo piano si raggiunge una splendida loggetta che permette di affacciarsi sulla piazza principale del paese e sulla chiesa.

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