Visita di Roccasecca

Visita di Roccasecca: la patria di San Tommaso d’Aquino

Quando si visita Roccasecca non é possibile dimenticare che questo luogo tranquillo e panoramico fu la patria di San Tommaso D’Aquino. San Tommaso nacque in questo borgo nel 1224 da Landolfo D’Aquino e Teodora dei Conti di Chieti ed ebbe 5 sorelle e 6 fratelli. Fu un Domenicano, ma a differenza di tutti i suoi confratelli che avevano l’abitudine di essere chiamati con il proprio nome accanto alla cittadina di provenienza come ad esempio Bonaventura da Bagnoregio, lui fu invece sempre chiamato con l’indicazione della famiglia d’origine.

Guida turistica di Roccasecca: l’epoca in cui nacque San Tommaso

Il castello fu costruito dall’abate Mansione come rifugio per le continue lotte tra papato e sovrano, in cui la celebre Abbazia di trovava spesso nel centro. Fu poi accecato per far posto al suo successore ad opera del principe di Capua.La famiglia di San Tommaso era piuttosto potente e ricca, ma la discesa dei Normanni le face tenere per il proprio potere e si schierarono al fianco del papato. Roberto il Guiscardo ebbe facilmente la meglio sul l’esercito del Papa, ma decise di riconoscere il suo potete spirituale e lasciò immutati i suoi territori. Dopo continue lotte tra i due poteri Costanza d’Altavilla muore lasciando suo figlio Federico II di soli 4 anni.

Il castello di San Tommaso a Roccasecca

Secondo la leggenda la madre di Tommaso un giorno incontro un uomo in odore di santità e gli annuncio che già portava in grembo il 12 figlio, che si sarebbe chiamato Tommaso, che non sarebbe entrato nell’ordine benedettino, ma invece sarebbe stato un frate predicatore e di tali conoscenze in campo scientifico e di tale vita esemplare che non ci sarebbero stati eguali al mondo. Tenendo conto di quanto le età stato detto la nobildonna Teodora lo chiamò Tommaso. Già da neonato appare il primo dei segni divini che arricchiranno la sua vita. Mentre si trova nella culla si scatena una tempesta ed il fulmina colpisce il torrione, entra nella stanza di Tommaso ed uccide sua sorella, lasciando lui incolume.

Il castello dei Conti D’Aquino a Roccasecca oggi

Il castello dei D’Aquino si presenta oggi totalmente in rovina, anche per i bombardamenti operati sulla Linea Gustav. Si distinguono però ancora molto bene le tre cinte murarie, quella esterna che cingeva il borgo ed era difesa da alte torri, quella interna che racchiudeva il castello e la sua corte centrale, e quella interna che cingeva il maschio. All’interno del centro abitato antico di cui a fatica si distinguono le strutture, si vedono ancora due chiese, facilmente distinguibili dall’abside e dal muro che divide in due la navata, e due cisterne.

San Tommaso a Montecassino

Tommaso fu inviato a Montecassino all’età di 5 anni, 30 km più distanti che a quel tempo erano tantissimi, senza genitori, senza servitù. A Montecassino é conservato un documento che dice apertamente che Landolfo Di Aquino in occasione dell’ entrata del proprio figlio nel monastero lascio una offerta di 20 once d’oro. Il bimbo era entrato a Montecassino in un momento di pace, ma appena 9 anni dopo Federico II ruppe la tregua con il Papato ed espulse i monaci dal monastero. Poiché la situazione politica volgeva al peggio i genitori di Tommaso riportarono a casa il loro figliolo e seguendo i consigli dell’abate decisero di inviarlo a Napoli per proseguire gli studi.

Visita di Roccasecca: i consigli della guida turistica

Per visitare i luoghi di San Tommaso a Roccasecca, la guida turistica vi consiglia di indossare scarpe comode e di camminare con molta attenzione. Le passerelle in legno che permettevano di raggiungere il castello sono state bruciate nell’estate 2021 da in incendio e rimangono rispetto sul terreno viti, chiodi e bulloni. Se so va d’estate conviene portarsi una bottiglietta d’acqua perché non vi é ombra tra i ruderi del castello. Per avere un pochino di refrigerio raggiungete le Gole del Melfa e li tra ombra e acqua corrente potete passare al fresco un bel pomeriggio in tranquillità.