Visita di San Pietro Infine

Visita di San Pietro Infine, la Pompei della Seconda Guerra Mondiale

Incuneato tra le regioni Lazio e Molise, il piccolo.comune di San Pietro Infine, sul territorio campano, si è trovato nel 1943 proprio per la sua particolare posizione al contro degli eventi bellici più sanguinosi della sua area. Gran parte del prezioso materiale documentale di ciò che successe nel primo giorni del dicembre 1943 ci è stato fornito dalle riprese di un giovane regista alle prime armi, John Huston, che con la sua troupe faceva parte del 143* Reggimento Fanteria della 36* Divisione Texas. Le sue riprese della battaglia costituiscono ancora oggi un documento di eccezionale calore storico.

Visita di San Pietro Infine, luogo strategico della Winterline

Eretto tra l’altro Monte Sammucro e la collina di Montelungo, la via per Roma diventava in quei primi giorni del dicembre 1943 un vero e proprio colo.di bottiglia, protetto da ben 4 battaglioni tedeschi nascosto in trincee e roccaforti sulle due alture e nelle aree circostanti. Nonostante l’impresa fosse a svantaggio degli Alleati Americani fu dato l’ordine di attaccare. Il borgo fu bombardato, gli attacchi americani si susseguirono infruttuosi, furono utilizzati i carri armati senza ottenere nulla fino alla presa della collina di Montelungo. Dopo questa conquista i Tedeschi si ritirarono più a nord verso Cassino, (per la Seconda Guerra Mondiale a Cassino leggi qui) lasciando però San Pietro totalmente distrutta.

Il Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine

Centinaia di morti, tutto distrutto, ricordi strazianti di quei giorni, tutto ciò contribuí dopo la guerra a far nascere un nuovo paese più a valle, totalmente nuovo e più comodo, ed il vecchio borgo fu dimenticato. La natura prese il sopravvento e le testimonianze della guerra rimasero dormienti per decenni fino a quando il sindaco di San Pietro nel 2004, con tenacia e lungimiranza decide di interrompere quel lungo sonno per sempre. Guidati dalle immagini di John Huston e dalle descrizioni di un valente reporter Ernie Pyle che descriveva episodi indelebili del periodo di guerra, gli abitanti di San Pietro Infine hanno creato il Parco della Memoria Storica con il suo museo, per ricordare cosa avvenne in quei terribili giorni.

La Pompei della Seconda Guerra Mondiale

Il paese nascosto tra una lussureggiante vegetazione è ancora lì, bombardato, esattamente come si presentava a metà dicembre del 1943. L’immagine più iconica è sicuramente quella dei resti della chiesa di San Michele Arcangelo, la chiesa principale del paese, ornata da stucchi e marmi, che sventrata dalle bombe rimase in piedi a proteggere il borgo. Addiacente alla chiesa rimangono tracce dell’asilo infantile che era stato da poco inaugurato quando la guerra lo distrusse.altro punto di particolare interesse è l’Arco dei Baroni, una bella struttura con volta gotica conservati illesa dopo il bombardamento. Inoltre case, stradine, frantoi tutto in pietra, e case povere o borghesi.

Guida turistica di San Pietro Infine: i luoghi più famosi

Due pero sono i luoghi più particolari di San Pietro Infine, due luoghi da visitare assolutamente. Il primo sono le grotte della valle, scavate dal popolo di San Pietro Infine in una zona impervia ed utilizzate come rifugio antiaereo, dove si salvarono circa 500 persone. Erano collegate tra di loro, avevano mensoline per riporvi le candele accese, e buchi profondi per nascondervi gli uomini ricercati dai Tedeschi. Il secondo luogo è la chiesina di San Sebastiano nelle cui vicinanze fu girata una scena straziante del film “La Grande Guerra” con Vittorio Gassman e Alberto Sordi, a testimonianza del fatto che il borgo fosse un luogo ideale per rappresentare la guerra.

Guida turistica di San Pietro Infine: i consigli della guida

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